gnocchi con cime di rapa e vongole

Questa ricetta raccoglie tante piccole cose. Gli gnocchi sono una cosa che Federico ed io amiamo fare insieme: io faccio i rotolini e lui li riga sui rebbi della forchetta. Un drink vicino da sorseggiare, due chiacchiere e il piano di lavoro in cucina che si riempie di farina e di tanti piccoli gnocchi pronti da esser tuffati nell’acqua.
Le vongole perché la pasta con le vongole è stato uno tra i primi piatti con i quali ho iniziato a cimentarmi in cucina e negli anni è diventato per noi un comfort food, un cibo confortevole nel quale rifugiarsi quando si ha bisogno di trovare certezze.
Le cime di rapa semplicemente perché le adoro. In questo periodo non c’é settimana in cui non facciano capolino nei miei piatti: per accompagnare il pesce al forno, per arricchire una frittata o per condire una pasta.
Quindi pochi ingredienti ma che siano giusti. Per gli gnocchi sono da usare le patate farinose, adatte a questa preparazione; le cime di rapa sono di stagione; per le vongole ho optato per quelle veraci. E il peperoncino che ha insaporito il piatto, è quello cresciuto nel nostro orto l’estate scorsa e fatto seccare per poter esser consumato durante l’inverno.
Da queste cose che a noi piacciono molto è nata l’idea per la ricetta di questa settimana, devo però confessarvi: realizzata con non pochi inghippi.
Sorvolando il fatto che mentre stavo facendo gli gnocchi con le mani appiccicate di impasto, l’orchidea alla finestra decide di cadere facendo così rovesciare la candela accesa che e sua volta finisce dritta nella ciotola dell’acqua di Giotto. Cera ovunque, un vero pasticcio.
Ma non poteva bastare. Perché ci sono quei giorni in cui non si viene abbandonati dalla nuvoletta nera sopra la testa.
Vada per la candela che, cadendo dritta nella ciotola dell’acqua, con il suo bello splash almeno si è spenta (e facciamo finta di non aver trovato cera in ogni dove).
Ma la mia spatolina. Quella proprio no! Ci sono cento attrezzini per la cucina che si acquistano ma che in fondo sono inutili. Altri invece nella loro semplicità sono degli alleati indispensabili.  E questa spatolina è tanto utile per tagliare gli gnocchi, porzionare l’impasto del pane e per ripulire il piano di lavoro dal mix micidiale di farina e patate.
Io non ho dubbi: so di averla preparata per l’utilizzo ma lei proprio non  ne vuole sapere di saltar fuori. Penso che valga la pena controllare anche nel frigorifero (lo ammetto, quando sono in piena furia da “cucina”, mi capita di disseminare gli strofinacci nel frigorifero). Mannaggia niente. Nemmeno nel sacco della spazzatura. Vabbé, me ne farò una ragione. Vado avanti con la ricetta. Gnocchi pronti, tutto allestito per le foto. Uno, due, tre, via con la padella per scottare le cime di rapa ultimando così il piatto….  una fiammata enorme sotto la padella. Penso: strano, non è nuova quindi non può trattarsi di un’etichetta non ancora tolta. E poi capisco! Senza fare una piega a Federico dico: ecco dove era finita la spatolina!
Lui mi guarda con un grandissimo punto interrogativo stampato sul volto… ancora non aveva capito dove l’avessi trovata!
La spatolina era rimasta attaccata sotto, sul fondo della padella, l’unico posto in cui non avevo controllato. Con un guizzo tolgo la pentola dal fuoco e non mi resta altro che rassegnarmi alla plastica fusa su tutto il piano cottura… non potete capire! Un pasticcio con i fiocchi. Ma almeno gli gnocchi sono salvi e posso scattare le foto. Per ripulire il tutto… vabbé, voi che mi seguite conoscete la mia fissa e quindi intuirete che non sarò troppo disperata! Allora ragazze, i disastri in cucinano capitano a tutti, anche a chi della cucina ne ha fatto un mestiere!
Perciò cimentatevi senza timore con le cime di rapa (e ho pure fatto il gioco di parole) e gli gnocchi e… alla prossima ricetta (speriamo senza disastri!)…