![bagles_salmone_02 bagels](https://www.carlottaeilbassotto.com/wp-content/uploads/2018/01/bagles_salmone_02.jpg)
Bagels. Alzi la mano chi non ne ha mai mangiato uno.
Ma conosci quali sono le sue origini?
Trovo sia sempre interessante andare a scovare quale siano le radici di un piatto.
Quelle di questo panino “bucato” sono assai curiose. Comunemente si crede che sia un panino di origini americane ma in realtà le sue radici sono polacche: questo panino veniva regalato alle donne in occasione del parto.
L’anello simboleggiava infatti il ciclo della vita e rappresentava un augurio di buona sorte.
Furono in seguito portati negli Stati uniti dagli immigrati polacchi e si diffusero in tutte le città con delle comunità ebraiche.
![bagles_salmone_04 bagels](https://www.carlottaeilbassotto.com/wp-content/uploads/2018/01/bagles_salmone_04.jpg)
![bagles_salmone_05 bagels](https://www.carlottaeilbassotto.com/wp-content/uploads/2018/01/bagles_salmone_05.jpg)
Il bagel è un panino che a me ha sempre suscitato tanta simpatia.
Tant’è che, in occasione di un compleanno di Federico di qualche anno fa, ne feci preparare un sacco da una bagel factory di Milano.
Quando scrivo “un sacco” non esagero. Ammetto che ero giovane e inesperta e la cosa mi era un tantino sfuggita di mano.
Avevo organizzato una festa in giardino a tema “pic-nic”. L’idea era quella di offrire a ciascuno invitato un cestino da pic-nic rifornito con quinoa alle verdure, insalata di pollo, brownies e bagels.
Per accontentare un po’ i gusti di tutti, pensai quindi di farne fare al salmone, con roast-beef e pure vegetariani con hummus, peperoni e cipolle caramellate.
![bagles_salmone_01 bagels](https://www.carlottaeilbassotto.com/wp-content/uploads/2018/01/bagles_salmone_01.jpg)
In queste occasioni con il timore che il cibo non basti, si tende a offrirne molto più di quanto se ne possa mangiare. Complice il fatto che avessi scelto la pezzatura più piccola, mi dicevo che in fondo -come per le ciliegie- uno ne avrebbe fatto mangiare un altro.
Fu così che mi ritrovai con la cucina letteralmente sommersa da decine e decine di bagels.
In frigorifero ovviamente non ci stavano e, trattandosi del mese di luglio, fui costretta ad attaccare un condizionatore per rendere la mia cucina un enorme cella di raffreddamento.
La festa fu bellissima. Cibo e tema furono apprezzati e tutti tornarono a casa con una doggy bag contenente non un bagel bensì un numero sufficiente per i pasti dei giorni a venire.
Da qui il mio amore incondizionato per i bagels, questi panini con il buco così simpatici.
Bagels
Ingredienti
- 250 ml di latte
- 50 g di burro
- 1 cucchiaio di zucchero
- 1 bustina di 7 g di lievito di birra disidratato
- 400 g di farina 00
- 1 cucchiaino di sale
- 1 uovo
- semi di sesamo o papavero
Istruzioni
- Metti il latte, il burro e lo zucchero in un pentolino e fai intiepidire. Aggiungi poi il lievito e stemperalo.Nel frattempo metti la farina nella ciotola della planetaria insieme al sale. Unisci poi a filo la parte liquida azionando la planetaria con il gancio a uncino. Continua ad impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo ed elastico. Copri con pellicola alimentare e fai lievitare per un’oretta e mezza.
- Trascorso il tempo di lievitazione suddividi l’impasto in porzioni di 100 g. Con ogni porzione d'impasto pratica le pieghe (ripiegando i lembi dell'impasto verso il centro) e poi in ciascuna pallina così ottenuta pratica con l’indice un forellino centrale. Fai roteare l’impasto attorno al dito creando così il foro tipico di questo panino.
- Tuffa i panini in acqua bollente per una decina di secondi. Scolali aiutandoti con una schiumarola e disponili su una teglia foderata con carta forno. Spennellali con il tuorlo allungato con un goccio d’acqua e decora a piacimento con i semini.
- Cuoci nel forno preriscaldato e statico a 190°C per 20 minuti circa (o fino a doratura).Lasciali raffreddare su una gratella. Tagliali poi a metà e farciscili a piacimento.
- Consigli:- per i mini bagels da aperitivo puoi usare porzioni di 60 g di impasto;- per ottenere un forellino finale come quello che puoi vedere in fotografia, dovrai praticarne uno molto più grande (di almeno 4 cm): si rimpicciolirà con la prima cottura in acqua calda e ulteriormente con la cottura in forno.
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