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Cozze alla digionese

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Cozze alla digionese. Adoro le cozze. Non passa mese senza che non le faccia almeno una volta.
Le amo cucinate in tutti i modi: semplicemente con aglio, peperoncino e prezzemolo; oppure sfumate con la birra; o ancora insaporite con ingredienti thai, ma soprattutto impazzisco per le cozze cucinate con cipolla, scalogno, un goccio di panna e la senape.

Amo mangiarle con le mani e amo sporcarmi le stesse facendo la scarpetta nel fondo della casseruola.
Amo osservare come, aprendosi, crescano di volume riuscendo talvolta persino ad alzare il coperchio.
Amo portarle in tavola nella cocotte di ghisa e lasciare che ogni commensale se ne serva liberamente.

cozze alla digionese
cozze alla digionese
cozze alla digionese

Al termine della ricetta di queste cozze alla digionese troverai consigli e suggerimenti su come pulire questi molluschi affinchè tu non ti faccia intimorire e per un’altra ricetta con i molluschi, prova i miei gnocchi con le vongole e le cime di rapa o la mia fregola.
Buona cucina e alla prossima ricetta.

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Cozze alla digionese

Preparazione30 minuti
Cottura10 minuti
Porzioni: 2 porzioni (o 4 se servite come antipasto)

Ingredienti

  • 3 kg di cozze
  • 1 foglia di alloro
  • 2 rametti di timo fresco
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaio di cipolla bianca tritata finemente
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • ½ bicchiere di panna
  • 1 cucchiaio abbondante di senape di Digione
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • olio d'oliva
  • una noce di burro
  • pepe

Istruzioni

  • Per pulire le cozze: vedi “consigli” più in basso. Sarà utile munirti di una casseruola bella grande (perché le cozze aprendosi aumentano di molto il loro volume).
    Nel fondo della casseruola metti un filo di olio e una noce di burro. Aggiungi gli spicchi di aglio interi, lo scalogno e il cucchiaio di cipolla tritati finemente, la foglia di alloro e i rametti di timo.
  • Fai rosolare dolcemente e non appena tutti gli aromi inizieranno a sprigionare il loro profumo, unisci le cozze.
  • Sfuma con il bicchiere di vino bianco e aggiungi la panna (nella quale, con l’aiuto di un cucchiaino, avrai precedentemente fatto sciogliere la senape).
    Copri e fai cuocere il tempo necessario affinchè tutte le cozze si aprano.
  • Elimina quelle chiuse e completa con del prezzemolo tagliato finemente. Non è necessario salare.
  • Servi con crostoni di pane abbrustolito e fai la scarpetta nel puccino senza ritegno.
  • Per pulire le cosse: con il dorso della lama di un coltello elimina tutte le incrostazioni e i cirripedi (parassiti, di colore bianco o grigio, che si formano sul guscio) e, con un movimento energico, stacca manualmente la barbetta che fuoriesce dalle valve. Con una paglietta di acciaio sfrega poi energicamente le cozze sotto l’acqua fresca corrente per eliminare ogni impurità.
    Spesso le cozze che si trovano in commercio sono già prive di incrostazioni e cirripedi, limitando quindi il tuo lavoro all’eliminazione delle barbe. In altri casi ancora i pescivendoli dispongono di una specie di centrifuga che, una volta terminato il programma di un paio di minuti, consegnerà delle cozze belle e pronte per essere spadellate. L’unico svantaggio di questa opzione sta nel fatto che le cozze dovranno essere consumate entro un paio di ore (giusto il tempo di arrivare a casa e mettervi il grembiule).

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