I piatti del conforto

Il conforto inizia sicuramente dal prendersi un momento in cui fermarsi, magari dopo una giornata frenetica. Il momento dell’aperitivo ha tutta la sua ritualità.
Scegliere il bicchiere in base al drink che si andrà a fare, selezionare le bottiglie, riempire una ciotolina con qualcosa da sgranocchiare, colmare il misurino con gli ingredienti, mixare e poi sedersi, fare due chiacchiere sulla giornata e assaporarsi il momento.

Uova e tanto sugo in cui fare una generosa scarpetta. Le uova al sugo sono uno di quei piatti per i quali non bisogna avere chissà quale abilità in cucina ma che riserva grandi soddisfazioni.
Può essere pensato per un ricco brunch in una pigra domenica d’inverno o come piatto semplice e veloce in settimana, quando tuttavia ci si vuole coccolare a tavola.

Nelle sere fredde di inverno il ramen è certamente un piatto del conforto. Un brodo saporito e caldo, tante verdure, un uovo dal tuorlo cremoso e un pugno di spaghettini da acciuffare con le bacchette.

Questo è uno di quei piatti della domenica, quando ci si può concedere un po’ più di tempo da trascorrere in cucina e si ha il desiderio di raccogliere attorno alla tavola tutta la famiglia.
Il coq au vin, se accompagnato da un bella polenta da disporre al centro del tavolo e da cui ciascun commensale potrà attingere, diventerà davvero un piatto della convivialità.

I ciambelloni sono per me i dolci preferiti e quindi certamente del conforto. Questo è morbido, con un cuore di noci e una glassa al miele. Sicuramente la giusta medicina ad ogni cosa.